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“Il Primo maggio sia per tutti motivo di riflessione e occasione per tenere a mente i principi fondanti scritti nella Costituzione ed evidenziare il valore del lavoro e il diritto per ogni cittadino di svolgere un’attività in libertà, dignità e soprattutto in sicurezza. Il mio pensiero va, in particolare, a chi il lavoro non lo ha o lo ha perso. Rivolgo un pensiero a tutti coloro che oggi attendono di trovare una occupazione rinnovando l’impegno mio e della Giunta per continuare a trovare ogni soluzione utile affinché venga garantito il diritto al lavoro e pari opportunità lavorative”.
Lo ha detto il Presidente della Regione, Christian Solinas, alla vigilia della Festa nazionale del Lavoro, ponendo l’accento sulla necessità di garantire la sicurezza sul lavoro: “Il costo umano della mancanza di sicurezza sui posti di lavoro è enorme e ci pone davanti all’urgenza di agire uniti con determinazione, fermezza e volontà per evitare che tragedie come quelle dei giorni scorsi possano ripetersi”.“Quest’anno, dopo due anni, finalmente potremo scendere in piazza, insieme a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori, per riaffermare i valori e i principi della festa del Primo Maggio – ha aggiunto l’Assessore del Lavoro, Alessandra Zedda - In questa occasione, dove si ricorda il valore centrale del lavoro come elemento imperniante della nostra identità e dignità, un pensiero particolare va a tutti quei lavoratori la cui dignità è stata strappata, confermando la necessità di mantenere sempre alta la guardia sul tema della legalità e sicurezza sul posto di lavoro”.
L’Assessore Zedda, invitando tutti a una profonda riflessione sulla qualità, la sicurezza e la legalità del lavoro, ha evidenziato la rilevanza dei progetti e delle politiche attive che su questo fronte sono state messe in campo dalla Regione per promuovere e affermare un cultura del lavoro legale, equa ed inclusiva per tutte le cittadine e i cittadini sardi. Il Ministero del Lavoro ha appena finanziato alla Regione un progetto che partirà a settembre, della durata di 24 mesi (1 milione di euro), che riguarda tutti i settori economici, teso al contrasto verso ogni forma di sfruttamento lavorativo. Nella giornata del Primo maggio la Regione, nell’ambito del progetto europeo EPIC, con lo slogan “Lo sfruttamento del lavoro cancella la dignità della persona”, proporrà una serie di iniziative volte al coinvolgimento dei cittadini anche e soprattutto attraverso il contributo dei volontari del Servizio Civile delle Acli, che consegnerà il materiale prodotto dalla Regione per la ricorrenza del primo maggio nelle città di Cagliari, Sassari, Iglesias, Pula e San Giovanni Suergiu. I volontari che indosseranno le magliette loggate girando nei punti nevralgici delle città e consegnando le cartoline/segnalibro in cambio di una foto, utilizzando la cornice creata ad hoc per l’evento. “Crediamo fermamente in una società inclusiva, in cui, con lo sforzo di tutti, è possibile valorizzare l’apporto che tutte le donne e tutti gli uomini senza distinzione di nazionalità sanno e possono dare, tanto nella vita quanto nel mondo del lavoro”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas rivolgendo un pensiero a tutti i lavoratori, senza distinzione di sesso, età o nazionalità.“Chiediamo l’immediata riconvocazione del tavolo, che al momento risulta ancora aperto, affinché il Governo ci sostenga e ci supporti con misure adeguate, tendendo la mano alle famiglie coinvolte e garantendo un futuro ai lavoratori - precisa l'esponente della Giunta Regionale - abbiamo lavorato per questo senza sosta, con determinazione e fermezza e intendiamo proseguire con lo stesso impegno dimostrato fino a oggi”.
E sul silenzio del Governo l'assessore é abbastanza chiaro: “é un silenzio assordante e inaccettabile quello calato dal Governo, che davanti a una delle vertenze più importanti e gravi del Paese non muove un dito, non si fa portavoce delle istanze che arrivano dalle due regioni coinvolte, Sardegna e Lombardia, non accoglie le continue richieste di incontro, non risponde alle proposte né mette a disposizione strumenti in grado di garantire un futuro a oltre mille lavoratori che la proprietà di Air Italy sta cercando di cancellare dalla storia del trasporto aereo”.“È ingiusto - attacca la Zedda - che la Regione sia lasciata sola in questa battaglia di giustizia ed è per questo che torniamo a chiedere la prosecuzione del confronto tra le parti con l’obiettivo di definire un quadro di azioni e misure a sostegno dei 1322 lavoratori di Air Italy, a cui la Regione Sardegna continua a tendere una mano con tutti gli strumenti a disposizione, non ultima la possibilità di utilizzare il fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, FEG, che fornisce sostegno a chi è disoccupato o è stato espulso dal mercato del lavoro sostenendo il reinserimento sulla base di un programma di due anni”.
“L’obiettivo dell’Amministrazione Comunale - ha sottolineato il primo cittadino - è tutelare il lavoro e il lavoratore a 360 gradi. Da un lato offrire dunque opportunità di lavoro, dall’altro far si che chi lavoro possa farlo senza essere sfruttato, perché il lavoro è dignità”.
Con diverse novità, l'accordo rinnova e rafforza quello recepito nel 2012 con deliberazione n. 187 della Giunta Comunale e stipulato nel 2011 tra l'Osservatorio Provinciale permanente e la cooperazione di Cagliari, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, l'INPS, la Provincia di Cagliari, la Provincia del Medio Campidano, l'ANCI, la Confcooperative, Legacoop, CGIL e CISL. Già approvato dall'Esecutivo cittadino con deliberazione n. 244/2021, il protocollo sottoscritto questa mattina, intende dunque conservare, tutelare e sostenere il territorio di Cagliari. Anche attraverso un confronto sinergico e costante con le Organizzazioni sindacali confederali territoriali, per la massima tutela dei lavoratori e del lavoro regolare e sicuro.“Siamo soddisfatti per la sensibilità dimostrata dall'Amministrazione Comunale verso le tematiche del lavoro e dei lavoratori”, hanno rimarcato Carmelo Farci (CGIL), Mimmo Contu (CISL) e Andra Lai (UIL). Alla luce dei dati statistici elaborati recentemente anche dall'INAIL in ambito infortuni sul lavoro, l'auspicio è che l'intesa di oggi possa essere “messa a sistema anche da altri Comuni e amministrazioni pubbliche”.
Gli appalti pubblici sono una leva fondamentale per sostenere l’economia, mantenere e creare occupazione e dare opportunità alle imprese. In altri termini: lavoro regolare, giustizia sociale, clausole sociali, accessibilità, inclusione, imprese sane. Ne è convito anche il direttore generale del Comune, Giorgio La Spisa, che precisa:“scritto a più mani con la collaborazione dei dirigenti di vari servizi comunali, il Protocollo di intesa in materia di appalti di lavori, forniture e concessioni intercetta le necessità di lavoratori e imprese, sin già dal momento di stesura dei bandi di gara”. Come l'individuazione preferenziale del sistema di scelta dell'appaltatore tramite l'offerta economicamente più vantaggiosa e non il massimo ribasso, il riconoscimento ai lavoratori subappaltatori degli stessi contratti e trattamenti economico-normativi non inferiori a quelli che avrebbero garantito gli appaltatori principali, “avendo a cuore i principi di efficienza, economicità, tempestività e correttezza anche nell'esecuzione di appalti di lavori, forniture e concessioni”. Massima attenzione dunque affinché nei bandi di gara vengano inserite tutte le disposizioni atte a tutelare lavoro e lavoratori sotto i diversi profili, tra cui la qualità del lavoro prestato, il benessere, il diritto all'equo compenso, alla continuità del lavoro e la sicurezza. Per monitorare l'attuazione dell'accordo, è prevista la creazione di un Osservatorio permanente composto dal sindaco e dai segretari generali delle Organizzazioni sindacali.“L’obiettivo comune - ha infatti rimarcato la Zedda - deve essere aiutare le imprese e seguendo questa logica abbiamo agito fino a oggi, cercando di intercettare le linee di finanziamento disponibili e mettendo in campo gli strumenti più utili per sostenere le aziende”.
Durante l’incontro l’assessore ha accolto la richiesta di fissare una nuova data per l’apertura delle domande, individuata per il 18 del mese. Destinatarie dei fondi comunitari in questione sono le imprese per le assunzioni effettuate a partire dal 1° febbraio 2021 fino al 31 Dicembre 2021 che hanno riguardato giovani under 35 e disoccupati over 35. E per quanto riguarda anche agli altri strumenti messi in campo dalla Regione, l’assessore del Lavoro ha evidenziato l’impegno messo in campo per andare incontro alle esigenze delle realtà imprenditoriali sarde: “posso dire che stiamo pagando a regime cerando di coprire tutte le istanze ricevute. Continueremo a farlo anche con questo Avviso così come è avvenuto per il Bando Resisto, intervenuto per combattere la crisi e a cui hanno partecipato in 22mila, con l'obiettivo di sostenere concretamente le realtà imprenditoriali sarde e favorire l'occupazione”. Per il target "under 35" lavoratori delle micro, piccole, medie imprese e grandi imprese, la domanda di aiuto potrà ora essere ripresentata a partire dalle ore 10.00 del 18 febbraio 2022.“Conseguiamo oggi un obiettivo prioritario della nostra azione politica - ha spiegato l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda - una iniziativa interassessoriale che oltre a consentire il supporto alle aziende favorisce la promozione di percorsi di inclusione sociale che permettono alle tante donne messe ai margini, offese e vilipese, di conseguire la necessaria indipendenza economica per sottrarsi a minacce e ricatti. Al tempo stesso riconoscere dignità alla donna attraverso il lavoro è affermare tante professionalità importanti e speciali”.
L’Assessorato del Lavoro in particolare, sulla base del Protocollo, è impegnato a promuovere e favorire iniziative finalizzate a realizzare percorsi di autonomia delle donne in generale e di quelle vittime di violenza attraverso programmi formativi, incentivi economici, bonus aziendali e altre forme di incentivazione volte a sostenere l’assunzione e l’inserimento lavorativo; attivare programmi professionalizzanti di formazione e istruzione per le donne, focalizzati su professioni tipiche e specialistiche della Regione. L’Assessorato del turismo, artigianato e commercio sarà invece impegnato a promuovere e favorire la valorizzazione del territorio e degli operatori turistici attraverso il rilancio delle professioni femminili identitarie di nicchia e tipiche dei territori sardi.“La buona politica passa per l’attivazione di strumenti come questo, che rilanciano il territorio anche attraverso le professioni identitarie, in questo caso legate al mondo femminile - ha sottolineato l’assessore del Turismo e Artigianato, Gianni Chessa - questo è un accordo per la Sardegna, è una forma di investimento sul futuro attraverso cui conserviamo la tradizione, rendiamo attrattiva la nostra regione e rilanciamo mestieri antichi che ancora oggi rivestono una notevole importanza”.
Sarà invece compito dell’Assessorato della Programmazione e del Bilancio, come ha sottolineato l’Assessore Giuseppe Fasolino, promuovere l’individuazione di strumenti programmatici volti allo sviluppo e all’operatività del Protocollo. Di fondamentale importanza continueranno a essere gli strumenti attivati dall’Assessorato della Sanità: “nel corso di questi anni abbiamo rafforzato i Centri anti violenza, dovremo arrivare a 11 centri attivi e 5 case di accoglienza entro l’anno, e messo a correre tutte le risorse necessarie per fronteggiare gli episodi di violenza che coinvolgono le donne. L’accordo odierno ci aiuta in questo e si aggiunge agli strumenti già attivati nella nostra Isola”, ha precisato l’assessore regionale della Sanità ,Mario Nieddu, che ha ricordato la centralità delle politiche di contrasto alla violenza sulle donne all’interno del Piano regionale dei servizi alla persona 2021-2023 varato dalla Giunta. L’Assessorato della Sanità si è impegnato a promuovere e favorire iniziative finalizzate al sostegno delle donne vittime di violenza attraverso aiuto e supporto psicologico, ascolto e elaborazione di percorsi di riscatto, recupero e integrazione. Una novità che vede appunto il coinvolgimento dell’Assessorato riguarda la promozione dei piani per il sostegno delle donne in fase pre e post parto e le malate oncologiche.