Sempre più spesso i fatti di cronaca nera che capita di leggere sui giornali o sentire in TV sono legati a un argomento piuttosto spinoso, che direttamente o indirettamente prima o poi ci capita di affrontare: la violenza sulle donne.
Inutile ribadire che nonostante il trascorrere del tempo, l'evoluzione e il progresso della società, le donne continuino ad essere vittime, il più delle volte inconsapevoli, delle persone che stanno loro accanto.
Il dato più inquietante è che nella maggior parte dei casi i carnefici sono le persone che queste donne amano e che nonostante tutto continueranno a difendere.
E questa è la storia di Marinella Canu, nata a Cagliari che, all’età di cinquant’anni decide di fondare una Associazione Antiviolenza per le donne.
“Sono stata pensionata per una patologia troppo giovane ma non volevo stare ferma. Facevo volontariato in carcere con i detenuti e cominciavo a sentire di femminicidi e questa è stata la scintilla. Mi sono detta: perché non aiutare le donne? Da lì sono partita. La prima sede è stata la mia casa a Settimo San Pietro, poi nel 2019 ho conosciuto il presidente di un’associazione che mi ha fatto avere una sede da dedicare esclusivamente al centro antiviolenza. L’Associazione Luna e Sole nasce così nel 2014. Io sono la presidente poi abbiamo due avvocatesse, due penaliste e cinque psicoterapeute. Siamo come una famiglia che lavora gratis; siamo partite come onlus ora siamo ODV, ma nessuno finanzia le nostre attività. Abbiamo chiesto, ma per queste cose non ci sono soldi. Eppure, dal 2019 a oggi abbiamo sostenuto più di 400 donne e oggi ne abbiamo 78. Stiamo dedicando tutto il nostro tempo a queste donne che hanno tanta sofferenza e tanta fragilità. Andiamo nelle scuole e nelle piazze per parlare di violenza e mentre parliamo, emerge sempre qualcuno che si alza e dice: io subisco violenza...”
La violenza sulle donne assume varie forme, dentro e fuori le mura domestiche. Le principali tipologie di violenza di genere includono:
• Abusi contro le donne, come soprusi, intimidazioni e comportamenti scorretti.
• Violenza fisica e violenza psicologica.
• Mobbing e stalking, ovvero la violenza fuori dalle mura di casa.
La violenza di genere può includere attacchi verbali come la derisione, la molestia verbale, l’insulto, la denigrazione, finalizzati a convincere la donna di “non valere nulla”, per meglio tenerla sotto controllo. Altri elementi includono l'isolamento della donna, allontanandola dalle relazioni sociali di supporto o impedendole l’accesso alle risorse economiche e non in modo da limitare la sua indipendenza.
“Tutto inizia con la violenza psicologica e cioè con comportamenti di umiliazione, svalorizzazione, controllo ed intimidazione, e loro non si rendono conto che questo è l’inizio del tutto …che poi ci sono le botte e poi finiranno in ospedale… Nella maggior parte dei casi, non si tratta di atti impulsivi ma di situazioni prevedibili, caratterizzate da dinamiche tipiche e identificabili. Il più delle volte sono situazioni che si ripetono secondo un disegno chiaramente riconoscibile, definito in gergo tecnico “ciclo della violenza”.
Si tratta di un circolo vizioso in cui periodi caratterizzati da episodi violenti si alternano alla cosiddetta “luna di miele”, ossia un periodo apparentemente felice, che fa seguito a scuse e pentimento, in cui il rapporto sembra riprendere serenamente, come se niente fosse accaduto. In questa fase, la vittima si trova spesso a sminuire i fatti e a giustificare l’aggressore, convincendosi che sia in atto un cambiamento profondo, mentre in realtà si tratta solo di un’illusione. Presto, infatti, per futili motivi, riprenderanno le tensioni, gli insulti e le botte, re innescando la spirale della viole…