Calcinacci, imballaggi, bottiglie di vetro, contenitori di olio, un w.c., cartone, fogliame da giardinaggio, sacchi di rifiuti vari, bottiglie di plastica, detriti da edilizia.
E’ quello che si nota sulla strada per il faro di Cala Mosca. Lo scempio è sotto gli occhi di tutti, soprattutto degli escursionisti e dei turisti.
Per questo motivo l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inviato un’istanza per la bonifica ambientale del sito, coinvolgendo il Comune di Cagliari, l’ASL, il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, i Carabinieri del N.O.E. e informando la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.
E' infatti noto a tutti che l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee sono vietati. In questi casi il sindaco competente dispone con ordinanza la bonifica ambientale a carico del trasgressore, in solido con il proprietario o con chi ha la disponibilità dell’area. Trascorso infruttuosamente il termine assegnato, provvede d’ufficio l’Amministrazione Comunale in danno degli obbligati.
Per evitare il fenomeno dell'abbandono selvaggio dei rifiuti, l'associazione ecologista Gruppo d'Intervento Giuridico auspica il ripristino ambientale dell’area e l'implememtazione di adeguati controlli ambientali, anche mediante sistemi di videosorveglianza.