E per quanto riguarda la consistenza delle strutture il primo cittadino ha voluto sottolineare: “il patrimonio di edilizia scolastica è un patrimonio vetusto. Mediamente gli immobili hanno una cinquantina d'anni d'età. In questi anni però l'Amministrazione comunale, così come la Città metropolitana di Cagliari, realizzano periodicamente indagini e controlli sulle strutture, alcuni più approfonditi di altri, lavori. E grazie a ciò, dopo aver verificato che alcune scuole avevano perso nel tempo i requisiti di sicurezza, sono state tempestivamente chiuse, o parzialmente chiuse, dirottando l'attività didattica in altre sedi, consentendo agli studenti di non interrompere la loro formazione e alle famiglie di avere un'organizzazione familiare, in linea con quella che avevano precedentemente”.
Truzzu ha poi espresso la propria personale vicinanza al magnifico rettore Francesco Mola e a tutti gli studenti dell'Ateneo cagliaritano, dopo il crollo dell'ex Aula magna della Facoltà di Geologia avvenuto la sera del 18 ottobre scorso.
"L'evento di questa mattina intende proporsi – hanno spiegato Massimo Arcangeli e Diego Palma, responsabili delle associazioni “La parola che non muore” e “La Voce della Scuola” - anche come un'occasione per portare all'attenzione dell'opinione pubblica, con l'elaborazione di un documento programmatico, un tema che desta ormai una seria preoccupazione in tutto il territorio italiano, quello di un patrimonio edilizio scolastico e universitario messo in sofferenza da anni e anni di tagli di finanziamenti statali".
Presente all'incontro anche Roberto Mura, vicesindaco Città metropolitana di Cagliari.