Rispondere all’esigenza delle imprese di reperire risorse adeguatamente formate per ampliare ed innovare la propria capacità produttiva e allo stesso tempo dare la possibilità ai disoccupati o espulsi dal mercato del lavoro di avere un futuro lavorativo e una vita dignitosi.

E' questo l'obiettivo della misura “Filo Sardegna – Filiere Innovazione Lavoro Occupazione”, presentata questa mattina in conferenza stampa dall'assessore regionale Desirè Manca, con la partecipazione degli assessori dei Trasporti e della Sanità, Barbara Manca e Armando Bartolazzi, che interessa ben undici filiere: Agrifood, Food&Beverage, Costruzioni, Ricettività Turistica e Servizi di Accoglienza, Ristorazione, Servizi di cura alla persona, Cantieristica nautica da diporto, Ambiente ed energia, Innovazione digitale e New Media, Cultura e Spettacolo, Artigianato tradizionale. 

Il primo passo è rappresentato dalla costituzione di ATI/ATS e dei partenariati di riferimento attraverso la pubblicazione di uno specifico avviso.

“Si tratta di associazioni temporanee di imprese – ha spiegato Manca - che in accordo con gli enti formativi, o anche le Università, possono presentare un progetto capace di formare o riqualificare persone disoccupate o inoccupate, rivolto a lavoratori di tutte le età, anche agli over 50”. 

A Filo Sardegna, in questa prima fase, è stato destinato uno stanziamento di 40 milioni di euro, tra fondi regionali, fondi del programma Gol e fondi europei, ripartiti tra le undici filiere sulla base del peso occupazionale di ciascuna ma anche del loro potenziale in termini di sviluppo.

“In questi primi due anni di lancio della misura avremo modo di verificare la risposta delle imprese e successivamente rifinanziarla per un altro biennio, considerando che le risorse possono essere riequilibrate in modo più funzionale sulla base dei risultati raggiunti”, ha concluso l’assessore Manca.