Inaugurato, oggi, ad Adjumani in Uganda, nella zona del West Nile, alla presenza dei funzionari regionali e delle autorità locali, il primo laboratorio nella Regione per le analisi chimiche fisiche e biologiche dell’acqua per usi domestici.
L'opera, finalizzata al montaggio della qualità delle risorse idriche fornite alle popolazioni locali, si inserisce all'interno del progetto di cooperazione, denominato “E.Wa.s-Soluzioni per l’ambiente e per l’acqua”, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile. Realizzato dalla Regione Sardegna, in collaborazione con il distretto di Adjumani, l’Enas (Ente acque della Sardegna), l’Università di Sassari, il Comune di Nuoro e l’associazione di volontariato Dreo, il laboratorio, di 200mq, è attrezzato con strumenti e materiali per l’esecuzione di analisi chimico-biologico delle acque finalizzate sia al controllo della qualità, sia con finalità di sanità pubblica. Finalità, quest'ultima, molto importante vista la grave carenza di informazione nelle aree e i rischi di danni per la salute della popolazione residente nell’area.
Attualmente i profughi continuano ad affluire in Uganda, il terzo Paese più ospitale del continente, dopo la Costa d’Avorio e il Sudafrica. Nel Paese sono presenti 1,7 milioni di profughi, la popolazione migrante rappresenta il 4 per cento della popolazione.