Sciopero e sit-in davanti all'ospedale Giovanni Paolo II.
Si apre così la settimana a Olbia, dove si è fatta sentire la protesta contro la sanità in Gallura.
L'iniziativa, pronmossa da Cgil Fp, Uil Fp, Nursind e Rsu, ha visto coinvolti medici, tecnici, infermieri e operatori socio sanitari. Tutti contro le scelte adottate dalla direzione sanitaria della Asl. Il principale responsabile, indicato dai manifestanti, sarebbe il direttore generale, Marcello Acciaro, al quale vengono contestate le mancate risposte alle rivendicazioni delle sigle che hanno promosso la protesta, così come la decisione di creare piattaforme multimediali considerate dai sindacati illegittime. Da qui la richiesta di dimissioni di Acciaro.
Una situazione, quella della sanità gallurese, molto delicata, che mette a nudo i risicati organici, con turni di lavoro che arrivano sino a 12 ore consecutive di lavoro, senza il pagamento delle compensazioni relative alle competenze svolte. Le frizioni tra sindacati e direzione della Asl sono aumentate nel corso delle ultime settimane, a seguito del mancato accoglimento delle richieste avanzate dai rappresentanti sindacali.