Il disegno di legge 40 che prevede la riorganizzazione del servizio sanitario regionale è entrato nella fase di audizione dei direttori delle ASL.

 All’inizio dell’audizione la minoranza, ha comunicato la volontà di non partecipare ai lavori, pare in opposizione al calendario con cui si intende approvare il disegno di legge e presentarlo in Consiglio Regionale per la sua votazione entro 25 giorni. 

La presidente Carla Fundoni si è dichiarata dispiaciuta per l’abbandono dei lavori da parte della componente di minoranza, senza perdere l’occasione di un ringraziamento per l’importante apporto dato ai lavori. 

Alquanto singolare è stata invece l’audizione del direttore dell’ASL 8 di Cagliari, Marcello Tidore, che non è entrato in merito all’efficienza che potrebbe scaturire dalla riforma, quanto sul cosa e chi tra i soggetti sarebbe andato a svolgere determinate funzioni.

Osservazioni di matrice politica, che in nessun punto hanno espresso un giudizio su elementi di eventuale criticità nel servizio nei confronti dei pazienti e dei cittadini.

Sempre Tidore, si è scagliato contro le modalità  del commissariamento, che con il disegno di legge 40 diverrebbe possibile con l’adozione dello spoil system da parte della Giunta Regionale.

Il direttore della ASL, chiaramente in uscita, ha assunto funzioni politiche e non amministrative, cui è stato delegato dalla politica.

Forse anche per questo la stessa opposizione ha ritenuto di non ascoltare le sue dichiarazioni, inopportune nel contesto.

Aspetti che in un’azienda privata sarebbero da subito evoluti in un dimissionamento, per l’assenza di fiducia tra proprietà, la regione Sardegna e quindi il popolo sardo, e l’amministratore delegato, pronto a condurre l’azienda sanitaria, secondo una propria visione personale.

 

Maurizio Ciotola

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