Sono i temi di cui si é parlato durante il seminario internazionale organizzato dalla Fondazione Asklepios in stretta collaborazione con il Consorzio N.E.T, l' IERFOP, la Comunità Mondiale della Longevità e l'Università di Cagliari, nell'ambito del Corso di Fondamenti di Psicologia Clinica del Corso di Laurea di Scienze e Tecniche Psicologiche.
Durante il seminario, che si é svolto presso la sede di Ierfop e che ha visto coinvolti - oltre ai padroni di casa - diversi relatori, provenienti da Olanda, Grecia e Regno Unito, sono emerse diverse problematiche ma anche tante opportunità, soprattutto sul versante delle collaborazioni transnazionali.
Ad aprire i lavori il presidente di Ierfop, nonchè presidente della Comunità Mondiale della Longevità, dottor Roberto Pili e la dottoressa Donatella Petretto, dell'Università di Cagliari. A seguire l'intervento di Eelco Damen, presidente della Fondazione Asklepios, con sede legale in Olanda e membri provenienti - oltre che dai Paesi Bassi, dalla Grecia, Cipro, Regno Unito, Norvegia e Italia.
Nel suo intervento, Damen ha evidenziato l'evoluzione dell'andamento demografico in Olanda, metterno in evidenza il trend di invecchiamento progressivo della popolazione olandese che fra trent'anni sarà rappresentata, per il 25%, da ultra sessantacinquenni. Una situazione che inevitabilmente si riperquoterà sul mercato del lavoro, rendendo fondamentale una maggiore attenzione sull'assistenza.
"In Olanda - ha spiegato Damen - sono stati costruiti molti edifici simili ad ospedali per gli anziani e ci si chiede se è necessario costruirne ancora. La risposta è si - ammette il presidente di Asklepios - anche se bisogna chiedersi realmente cosa vogliono gli anziani dal loro futuro. Occorre dare peso a quest'ultima fase della vita, che tipo di società vogliamo costruire nel futuro? Vivere in una stessa casa è certamente positivo. Ma c'è anche l'idea di far vivere gli anziani in strutture più piccole e per fare questo la strada é ancora lunga. La tradizione medica nel nostro paese richiede nuovi valori per il futuro - conclude Damen - con creatività e responsabilità, per portare un miglioramento delle condizioni di vita degli anziani.
A seguire l'intervento di Roberto Pili che ha messo in evidenza le grandi prosoettive connesse all'invecchiamento. “Sino all'inizio del 900 solo una minoranza della popolazione arrivava ai 15 anni e di questi pochi arrivavano all'invechiamento - ha sottolineato Pili - oggi non è più così e la scommessa di raggiungere un secolo di vita è la scommessa dell'umanità. Le patologie sono tuttavia frequenti e la disabilità cresce con l'età. In Italia abbiamo una speranza di vita di 81 anni per l'uomo e 85 anni per la donna. Ma circa 2 milioni di anziani necessitano di assistenza costante. La condizione degli anziani è dunque a rischio ed é quindi urgente intervenire per salvaguardare il più possibile l'autosufficienza dell'anziano.
In questo senso il presidente di Ierfop ha anche illustrato alcune iniziative che la sua organizzazione sta portando avanti per cercare di attivare dei percorsi virtuosi tesi ad garantire un migliore stato di salute della persona, senza dimenticare che le ricette per invecchiare bene sono sempre le stesse: un'alimentazione sana, l'abolizione del fumo, un esercizio fisico costante.
Nella sua relazione la dottoressa Petretto,ha invece sottolineato che l'invecchiamento non è che una fase della vita, un percorso lungo, che può portare al raggiungimento di un'età molto elevata. "E' molto importante affrontare gli eventi negativi per garantire una vita sana - sostinene la rappresentante dell'Ateneo cagliaritano - possiamo vivere di più, ma occorre tenere presente che nell'ultima fase della vita possono presentarsi diverse malattie. Per questo, nella psicologia clinica é fondamentale dobbiamo vedere oltre per scongiurare i fattori di rischio".
E' poi il turno di Riccardo Cheri, presidente del Consorzio N.E.T. che, attraverso il suo Centro Servizi, é membro del Consiglio Direttivo della Fondazione Asklepios. Il suo intervento é tutto concentrato sul diritto alla salute, sancito dall'articolo 32 della Costituzione italiana.
“Bisogna sviluppare dei piani di intervento sanitario innovativi che includano gli anziani - ha rimarcato Cheri - é importante parlare di telemedicina, ma é altrettanto importante parlare di cure domiciliari per gli anziani, cercando di puntare su una adeguata programmazione delle politiche assistenziali e socioassistenziali".
Molto toccante anche la testimonianza di Marc Marc Smith, psicologo olandese, specializzato nella demenza senile, che ha mostrato un video avente come protagonista il padre malato di Alzheimer, per avidenziare l'importanza dell'approccio sociale nella presa in carico delle persone con tale problematica.
Athina Fragkouli-Sakellaropoulou, presidente della Society of Psichiatry di Atene, ha invece messo in evidenza l'importanza dello scambio di esperienze, a livello internazionale, per migliorare i servizi erogati a questa particolare fascia della popolazione.
Conclude la serie di interventi il dott. Baxi Sinha, in collegamento dal Regno Unito, con una presentazione sull'importanza dei dispositivi tecnologici per agevolare gli anziani nell'affrontare le criticità che quotidianamente impattano la loro vita.
Giulietta Grauso